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Bollette luce e gas, Autorità: da ottobre +3,4% su elettricità e +2,4% su gas

Dopo i ribassi nei primi 9 mesi dell’anno, in aumento le bollette nell’ultimo trimestre, pur confermando risparmi totali nel 2015 per oltre 60 euro. Dal 1° ottobre per la famiglia-tipo la bolletta dell’elettricità registra un + 3,4%, mentre la bolletta gas un +2,4%. E’ quanto prevede l’aggiornamento, pubblicato dall’Autorità, delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie del mercato tutelato per il quarto trimestre 2015.

Per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo nell’anno 2015 sarà di circa 505 euro, con un calo del -2,2% rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di oltre 11 euro. Per il gas la spesa della famiglia tipo per lo stesso periodo sarà di circa 1.123 euro, con una riduzione del -4,2%, corrispondente a un risparmio di circa 50 euro rispetto all’anno scorrevole. Il risparmio complessivo nel 2015 per elettricità e gas sarà di oltre 60 euro per famiglia tipo.

Nel quarto trimestre del 2015 il rialzo per l’energia elettrica è sostanzialmente dovuto a due principali elementi. Il primo è l’aumento dei costi complessivi per l’approvvigionamento della “materia energia” che risente dei picchi di prezzo registrati sul mercato all’ingrosso nello scorso mese di luglio (+39% rispetto a giugno) a fronte di consumi di elettricità eccezionalmente elevati per il caldo record. Il secondo è l’esigenza di adeguare ancora al rialzo gli oneri di sistema, in particolare per sostenere i costi straordinari connessi alla fine del meccanismo di ritiro dei certificati verdi nel 2016 (in assenza di una specifica misura legislativa che mitighi l’impatto del meccanismo, come già segnalato dall’Autorità nella relazione sulle fonti rinnovabili) e i costi per gli incentivi all’efficienza energetica.

Per il gas si segnala un leggero calo della componente materia prima che riflette le aspettative al ribasso delle quotazioni a termine nei mercati all’ingrosso in Italia e in Europa, rendendo meno evidente quella che sarebbe la normale dinamica dei mercati al rialzo legata all’andamento stagionale dei consumi. Cali che grazie alla Riforma gas dell’Autorità capace di intercettare subito i segnali di prezzo all’ingrosso nei mercati, vengono immediatamente trasferiti ai consumatori finali, con effetti particolarmente significativi alla vigilia dei più alti consumi autunnali. La riduzione della materia prima è più che compensata principalmente dalla crescita dei costi di trasporto e della componente per la gradualità nell’applicazione della riforma gas.

Una pessima notizia. Si interrompe un calo che durava ininterrottamente dall’inizio dell’anno. Per le famiglie che già faticano ad arrivare alla fine del mese, un brutto colpo – ha commentato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori – Nonostante i tentativi di spiegazione dell’Authority, si tratta di aumenti incomprensibili, considerata la diminuzione sia del prezzo del petrolio che del gas a livello internazionale. In ogni caso è giunto il momento che il Governo abbassi le imposte, in particolare sul gas, dato che pesano per il 36,93% sul prezzo finale. Decisamente uno sproposito!” ha concluso Dona.