Cittadini informatevi prima di pagare le bollette dell’acqua !
In effetti, i Comuni spesso hanno la desuetudine di richiedere illegittimamente l’eccedenza acqua ancor prima della scadenza dell’anno di riferimento citato nella bolletta. Addirittura, in alcuni casi viene richiesto il pagamento dell’eccedenza acqua agli utenti senza indicare l’effettivo consumo, tramite lettura del contatore, di quella utenza in una determinata annualità di riferimento, in guida da non permettere all’utente di rendersi conto dell’effettivo consumo di acqua realizzato dalla propria utenza in quella annualità e pertanto della conseguente eccedenza di acqua da corrispondere al Comune. Nel merito, va ricordata la natura privatistica del contratto di somministrazione intercorrente tra il Comune e l’utente, in base al quale, alla somministrazione di acqua potabile da parte del Comune corrisponde il pagamento del prezzo dovuto da parte dell’utente, ed il prezzo, secondo quanto stabilito dall’art. 1562 C.C., va corrisposto in proporzione alle singole prestazioni.
In conseguenza di ciò, in forza dell’incontrovertibile principio di diritto secondo il quale il contratto di fornitura dell’acqua è un contratto a prestazioni corrispettive, non comprendente l’eventuale eccedenza dei consumi, l’ammontare di quest’ultima deve essere stimata in contraddittorio con l’utente e deve risultare altresì assistita da data certa.
A conferma di quanto appena sostenuto, vi è un costante ed uniforme orientamento giurisprudenziale (fra cui v. Sent. G. di Pace di Reggio Calabria, Dott.ssa Annamaria Simonetta n°870/07), secondo il quale per rilevare un’eccedenza, la rilevazione deve riguardare il consumo dell’anno solare e deve essere accertata in contraddittorio con l’utente. L’accertamento deve avere una data precisa e, per il calcolo, è indispensabile che siano indicate data ed entità del precedente accertamento.
E’ notorio, inoltre, che tutto quanto viene erogato (luce, acqua, gas, telefonia…) ha un contatore con un numero iniziale ed uno seguente, in base ai quali l’utente è in grado di controllare l’effettivo consumo. Il Comune, pertanto, può richiedere il legittimo pagamento di eccedenza acqua per una annualità solamente dopo aver calcolato, tramite lettura del contatore, l’effettivo consumo di acqua di quella utenza per la medesima annualità. Per tale motivo, cittadini nel caso in cui vi dovesse pervenire la notifica di una bolletta del servizio idrico integrato rivolgetevi al CTC-Centro Tutela Consumatori di Villa San Giovanni al fine di ricevere informazioni prima di provvedere al pagamento della bolletta ed eventualmente, nell’ipotesi in cui il pagamento dell’acqua non sia dovuto, di adire l’Autorità Giudiziaria competente per ottenere l’annullamento della bolletta illegittima.
Avv. Roberto Zoccali
CTC Villa San Givanni