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Acqua, una sentenza e una delibera ne confermano la non potabilit? a Reggio Calabria

Gazzetta del Sud Sulla "questione acqua" interviene l'Associazione Centro Tutela Consumatori con il suo Presidente Pietro Cotroneo. «Qualche giorno addietro, il direttore della Reges - scrive Cotroneo - ha dichiarato che l'acqua della nostra città è potabile e che sono senza fondamento le richieste di rimborso del 50% del canone pagato dai cittadini. Secondo il dott. Pozzi sarebbe onere dei cittadini dimostrare la non potabilità dell'acqua». Per rispondere al direttore della Reges, Cotroneo ricorda che, con ordinanza del 31 marzo 1990, il sindaco aveva vietato l'uso per scopi potabili dell'acqua della rete idrica comunale. «A quanto risulta, tale ordinanza non è stata mai revocata né modificata, per cui la si deve ritenere ancora in vigore. Da ciò solo, discenderebbe la non potabilità dell'acqua della nostra città». Cotroneo riporta a galla anche due documenti. Il primo è una sentenza del giudice di pace del 27 novembre 2000, con la quale veniva accolta la domanda di un cittadino tendente al rimborso del 50% del canone già pagato per la non potabilità dell'acqua. Il secondo atto è la deliberazione n.9 del 21 marzo 2003, con la quale il consiglio comunale "considerato che la tariffa del consumo acqua è sproporzionata rispetto all'effetivo servizio prestato, considerata anche la scarsa quantità e qualità dell'acqua erogata" deliberava di fissare per l'anno 2003 una riduzione del 50% della tariffa «ammettendo esplicitamente la mancanza dei requisiti minimi di potabilità dell'acqua cittadina».
Cotroneo conclude chiedendo all'Amministrazione comunale e a tutti gli enti competenti di pronunciarsi con urgenza su tale questione, «in mancanza - dice - si dovranno ritenere validi i dati oggi in possesso di tutti e le richieste di rimborso, inoltrate dai cittadini, saranno portate avanti, anche in sede giudiziaria».