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Cosa c’è nel mio cibo? I 10 cibi più contraffatti

In un Paese noto in tutto il mondo per la qualità del suo cibo, quella contro la contraffazione alimentare è una lotta che si svolge grazie a criteri di selezione e qualità degli alimenti molto rigida. Tuttavia, non sempre è possibile individuare e fermare tali prodotti prima che essi arrivino negli scaffali del supermercato. Se per borse, vestiti, gioielli, e oggetti tecnologici contraffatti i danni sono prevalentemente economici e legati alla qualità del prodotto, nel caso del cibo ad essere messa a repentaglio è la salute del consumatore.

Ecco quali sono i dieci prodotti più frequentemente contraffatti.

1) Succo d’arancia

Vi sareste mai aspettati che i maggiori rischi derivino dal succo d’arancia? Eppure è proprio questo prodotto, apparentemente così semplice, a venire contraffatto più di frequente. Tra le misture più dannose che si possono trovare in commercio c’è quella contenente zucchero di barbabietola, zucchero di grano, glutammato monosodico, acido ascorbico, solfato di potassio, e solo per ultime polpa di arancia e parti di pompelmo. Non propriamente il migliore rimedio contro l’influenza…

2) Miele

Al di là di casi di ritiro di merci contenenti sostanze tossiche, il miele è tra gli alimenti più semplici da contraffaree questo avviene solitamente spacciando prodotti mediocri per altri di elevata qualità. La possibilità di rimuovere i resti di polline e parti organiche delle api produttrici è ciò che rende più difficile la definizione della qualità del miele. Tuttavia, l’elenco delle sostanze che si possono trovare nel miele contraffatto è ben più temibile della semplice contraffazione del marchio: sciroppo di saccarosiosciroppo di glucosio, dolcificanti artificiali di vario tipo, zucchero di barbabietola e zucchero di canna parzialmente lavorato.

3) Olio al tartufo

L’olio al tartufo utilizzato per condire i vostri piatti potrebbe non contenere alcuna traccia di tartufo. Al contrario, molti degli olii al tartufo in commercio potrebbero essere aromatizzati tramite l’unione dell’olio d’oliva con un aroma a base di petrolio, solitamente il 2,4 – dithiapentane. Scovare il vero olio al tartufo potrebbe quindi non essere semplice, nemmeno al supermercato: per individuarlo si consiglia di leggere molto attentamente gli ingredienti evitando quelli che riportano generiche indicazioni di “aromi” o “essenze”.

4) Mirtilli

Fortunatamente, è impossibile contraffare i mirtilli se li si acquista sotto forma di semplice frutta. Purtroppo, però, non si può dire altrettanto dei molti prodotti industriali al sapore di mirtillo o che dovrebbero contenere parti di mirtilli. In alcune barrette, dolciumi, prodotti ai mirtilli si scopre così che dei frutti non c’è nemmeno traccia, mentre al loro posto è presente un mix di zucchero, sciroppo di sciroppo di glucosio, amido, olii idrogenati, aromi artificiali e ilcolorante artificiale blu n.2 e rosso n.4. L’utilizzo di questi “finti mirtilli” è una pratica che purtroppo è stata riscontrata in uso anche per le più grandi marche, considerate erroneamente le più sicure. Il modo per tutelarsi? Vedere i succosi mirtilli riportati sulle immagini delle confezioni non è sufficiente: occorre leggere con cura gli ingredienti e cercare la presenza di veri mirtilli, mentre i coloranti citati non ci devono essere.

5)Latte

E’ uno degli alimenti base, molto diffuso nella dieta degli adulti e importante in quella dei bambini. Eppure, se volete essere certi di offrire ai vostri piccoli una merenda di qualità, vi conviene leggere molto attentamente gli ingredienti. Tra essi potreste rischiare di trovare: melaminaformaldeideureaperossido d’idrogeno, detergente, soda caustica, amido, acqua non potabile, lardo di maiale e grasso di mucca. Non proprio quello che si può definire un pasto ottimale…

6) Pesce

La sostenibilità non è l’unico elemento da tenere sotto controllo quando si acquista il pesce: già sono tristemente noti i casi di livello di mercurio troppo alto che hanno portato più volte nel mondo al ritiro di prodotti ittici dal commercio. Accanto al rischio di mercurio, si aggiunge infatti quello di acquistare del pesce ma consumare, effettivamente, altre specie rispetto a quelle che si è creduto di comprare.

7) Zafferano

Lo zafferano è una delle spezie più esotiche e più costose: non stupisce, quindi, che sia anche tra le più contraffatte. La varietà di sostanze con le quali lo zafferano può venire contraffatto è ampia: tra le principali sostanze ci sono calendulacurcuminapolvere di seta di mais, petali di papavero, cipolla disidratata, gesso, amido,solfato di bario, borato di sodio, glicerina, sandalo disidratato e fibre di seta rossa. Il vostro risotto sarà giallo ma con che cosa dentro veramente chi lo sa?

8) Olio d’oliva

Un’altra eccellenza italiana è minacciata da molti prodotti che risultano contraffatti: l’olio d’oliva, immancabile in tavola. Nei casi più comuni, il vero olio di oliva contenuto nelle confezioni è inferiore alla quantità riportata, mischiato ad altro olio più economico e di inferiore qualità. Ancor peggio è quando l’olio d’oliva viene invece diluito con altri olii di diversa origine, come l’olio di mais, l’olio di semi di girasole, olio di palma, olio vegetale, olio di noci, olio di nocciola, olio di arachidi, olio di semi di soia. In casi fortunatamente molto più rari, è stata perfino rinvenuta la presenza di olio non alimentare, come il tristemente celebre caso del 1981 in Spagna, quando 600 persone morirono dopo aver consumato dell’olio d’oliva che non era, in realtà, alimentare,

9) Succo di melograno

Il succo di melograno è indicato come un prodotto sano e benefico per l’organismo, perché ricco di antiossidanti. Almeno, quando non viene contraffatto: in tal caso, all’interno della confezione si può invece trovare anche succo d’uva e di pera, zucchero e sciroppo di glucosio ad alto contenuto di fruttosio, fino ad arrivare a prodotti del tutto contraffatti che non contengono nemmeno una goccia di melograno.

10) Caffè

Il caffè è un piccolo piacere per molti irrinunciabile, nonché un vero e proprio vanto per l’Italia, paese al quale viene riconosciuto il merito di avere una delle migliori tradizioni nella preparazione del caffè. Eppure, il rischio di contraffazione spunta anche qui, a meno che non acquistiate i chicchi ancora da macinare. Il pericolo cresce invece nel caso di caffè istantaneo, nel quale è possibile trovare tracce di semi di soia tostati, farina di patate, caramello, glucosio, maltodestrina, amido, polvere di cicoria, rametti, gusci di caffè, orzo tostato, grano tostato, farina di segale e fichi.

Come difendersi quindi dal pericolo della contraffazione?

Leggere bene gli ingredienti è un primo passo, ma purtroppo non è sufficiente quando anche le etichette possono essere menzognere: meglio quindi comprare il cibo integro quando possibile, fare la spesa presso rivenditori e centri di fiducia, affidarsi a marchi che avrebbero molto da perdere, in termini di reputazione, se venissero scoperti responsabili di contraffazione, e fare infine attenzione alle offerte “troppo convenienti per essere vere”: potrebbero non essere affatto convenienti per la salute!