MENU

Sim ricaricabili: da agosto il canone si paga ogni 28 giorni

Con l’estate arriva una modifica importante da parte dei principali operatori telefonici italiani, Tim, Vodafone e Wind. Dal prossimo 2 agosto i canoni delle SIM ricaricabili verranno fatturati ogni 4 settimane, ovvero 28 giorni e non più su base mensile. Per le compagnie telefoniche, che nel corso del 2014 hanno registrato il calo di introiti pari a circa il 10%, la modifica della scadenza dei pagamenti da mensili a quadri – settimanali, permetterà di incassare, alla fine dell’anno, circa l’8% in più, in pratica una sorta di “tredicesima”.

Ogni operatore applicherà questa “novità” in modo diverso: TIM applicherà questa tariffazione, a partire dal 2 agosto, sia ai nuovi clienti che effettueranno l’abbonamento, che ai vecchi, e sta procedendo con l’invio di una serie di messaggi comunicando la variazione. Un cambiamento che potrebbe portare alla perdita di abbonati, che si cerca di tamponare con una sorta di “premio”, rappresentato dalla gratuità delle chiamate effettuate nella giornata di domenica per i primi tre mesi della nuova tariffa. La Tim continua comunque ad offrire la possibilità di cumulare i minuti non usufruiti sul successivo periodo di abbonamento, e quindi di non perderli alla scadenza, se non utilizzati.

Per quanto riguarda Vodafone c’è la sostituzione del piano tariffario che comportava 500 minuti al mese con una spesa di 15 euro, con quello che mette a disposizione 400 minuti per 4 settimane.

L’offerta di Wind è ancora diversa, infatti viene sostituita la precedente “All Inclusive” che con una spesa mensile di 12 euro prevedeva da 500 minuti, 500 SMS ed anche 1 GB di internet, con la nuova che per 10 euro su base quadri-settimanale, offre 500 minuti, SMS illimitati e 2 GB di internet.

Infine “3 Italia“, che non effettua alcuna variazione, poiché già da tempo aveva impostato il piano tariffario su base settimanale.

Tutti gli operatori per rispondere alle proteste degli utenti per questi aumenti mascherati, parlano di una rimodulazione che è in effetti una “semplificazione”, e che specialmente nella gestione dei rinnovi, garantisce una maggiore trasparenza agli utenti. Di questo cambiamento ha parlato anche il responsabile di AltroConsumo che si occupa dei rapporti istituzionali, Marco Pierani, il quale ha sottolineato come queste variazioni siano effettuate maggiormente nel periodo estivo, forse per speculare sul fatto che gli utenti prestino minore attenzione. Nello stesso tempo da parte di tutte le associazioni consumatori viene segnalato come in accordo alla legge, gli utenti che non vogliono accettare la variazione proposta possono ottenere la disdetta del contratto in modo totalmente gratuito, a patto che la tariffa sia stata concordata in presenza in contemporanea all’acquisto di uno smartphone. Non è escluso che nel corso delle prossime settimane le associazioni dei consumatori rivolgano una interrogazione al Garante, in quanto queste variazioni impediscono di fatto agli utenti di poter comparare tra loro le tariffe delle varie compagnie.

La risposta da parte degli utenti potrebbe essere anche quella di rimodulare al ribasso i propri abbonamenti, contando quindi su minori minuti, SMS o GB di internet, ed in questo caso le compagnie si troverebbero di nuovo a fare i conti con un calo di introiti, che sembra ormai non recuperabile. Il tutto mentre dal 2017, come da decisione della Unione Europea, dovrebbero azzerarsi completamente i costi del roaming dai paesi europei, con un primo calo già nel 2016, con le compagnie che anche in questo caso vedono diminuire gli incassi corrispondenti.